mercoledì, gennaio 04, 2006

Il panone

Dolce della tradizione bolognese che mia mamma e mia nonna fanno tutti gli anni. La ricetta non la so e mia madre è un po' restia a darmela, so solo che dentro c'è di tutto e ha il peso specifico dell'uranio!Come sempre anche qui ogni famiglia ha la sua ricetta personale, ma la cosa che secondo me è bellissima è che mia mamma, dopo averli impastati, li porta a cuocere dal fornaio del paese.Insomma è una delle poche cose veramente tradizionali che mi sono rimaste.
Colgo l'occasione per augurare a tutti un meraviglioso 2006!!!

9 commenti:

Anonimo ha detto...

ho letto oggi il tuo messaggio, mi fa piacere che ti sia piaciuto il pacchetto della felicita :) meno male ero in pensiero x le poste :) tanti auguri!!elianto

Monica Bedana ha detto...

Ciao Lucia, conoscevo la tradizione del panone grazie ad una vicina di casa bolognese che lo faceva tutti gli anni a Natale; credo sia un po' laborioso ma il risultato è fantastico! Baci!

cioccapiatti ha detto...

Grazie ancora elianto!!!

cioccapiatti ha detto...

Si è decisamente laborioso e poi può piacere e non piacere...mi ricordo che quando ero bambina nn volevo neppure sentire l'odore, stessa cosa per la torta con i tagliolini che adesso adoro e che prima o poi farò e metterò sul blog...baciiii

Anonimo ha detto...

non conoscevo questa torta bolognese tradizionale.
Anche la mia nonna quando ancora cucinava dei dolci favolosi in quantità industriali li faceva cuocere dal fornaio! Che bello:))

Sara ha detto...

Si vede che è proprio una tradizione....perchè mia nonna, racconta mio padre, faceva un sacco di ruole di torta di riso, saltava sulla bici e le cuoceva dal fornaio dove di certo vengono anche molto meglio!!! ma non avevo idea che si facesse ancora!
Il panone non mi piace ma è bellissimo che pubblichi queste ricette tradizionali!
Sara

cioccapiatti ha detto...

si si è vero anche la torta di riso la portava dal fornaio...adesso non più!ma è buonissima lo stesso..anche la torta di riso era uno di quei dolci che da piccola non mi piaceva...adesso ne vado matta...poi la ricetta della nonna è imbattibile...non è uno di quei classici "polentini"(come dice lei) che si trovano in giro :o)

Anonimo ha detto...

Piu' che una tradizione era una necessita': anche nel sud, lontano dai colli bolognesi - non credo che in citta' ci siano ancora fornai disposti a cuocere i tuoi panoni... o sbaglio? - si portavano a cuocere le pastiere il giovedi' santo. Ed era tutto un fiorire di segni di riconoscimento, affinche' non ci si confondesse prendendo per sbaglio le pastiere di altri. Che come fa le pastiere mamma', si sa, o di zia nunziatina, etc. etc. a seconda dei casi).
Un saluto dai colli modenesi...;-))

Staximo ha detto...

Anche io ho fatto il panone! ma visto che mi organizzo all'ultimo minuto non riesco a portarli dal fornaio. Così li faccio cuocere a casa, mia mamma era molto scettica sulla loro buona riuscita e invece si cuociono benissimo.
La cottura però richiede pazienza viste le dimensioni del forno e la quantità di panoni da cuocere.
Quest'anno ho battuto ogni record degli anni passati: 3,5 kg di farina come "base" :o)